il nostro piccolo borgo
Al vertice di una stretta appendice tufacea formatasi nei millenni dal lento ma costante lavorio dei due torrenti che le scorrono alla base: il Fosso Cieco o di Vionica ed il Rio Chiaro o Fossatello, sorge a 346 metri sul livello del mare l’accogliente paesino di Sermugnano, oggi frazione di Castiglione in Teverina (VT). Nel punto più elevato di questa appendice tufacea si erge maestoso e possente l’antico Castello. Verso levante, a poca distanza dal paesino, sopra altro piccolo promontorio chiamato " Poggio o Puntale " , trovasi l’antichissima necropoli Etrusca e poi Romana.
Al vertice di una stretta appendice tufacea formatasi nei millenni dal lento ma costante lavorio dei due torrenti che le scorrono alla base: il Fosso Cieco o di Vionica ed il Rio Chiaro o Fossatello, sorge a 346 metri sul livello del mare l’accogliente paesino di Sermugnano, oggi frazione di Castiglione in Teverina (VT). Nel punto più elevato di questa appendice tufacea si erge maestoso e possente l’antico Castello. Verso levante, a poca distanza dal paesino, sopra altro piccolo promontorio chiamato " Poggio o Puntale " , trovasi l’antichissima necropoli Etrusca e poi Romana.
Al vertice di una stretta appendice tufacea formatasi nei millenni dal lento ma costante lavorio dei due torrenti che le scorrono alla base: il Fosso Cieco o di Vionica ed il Rio Chiaro o Fossatello, sorge a 346 metri sul livello del mare l’accogliente paesino di Sermugnano, oggi frazione di Castiglione in Teverina (VT). Nel punto più elevato di questa appendice tufacea si erge maestoso e possente l’antico Castello. Verso levante, a poca distanza dal paesino, sopra altro piccolo promontorio chiamato " Poggio o Puntale " , trovasi l’antichissima necropoli Etrusca e poi Romana.
Gli Etruschi a Sermugnano
"Non sfugge in questa panoramica di località che hanno restituito materiali archeologici, la particolare rilevanza di alcuni siti, quali Sermugnano e Pianello, dove in tempi recenti si sono effettuati interventi si scavo che proseguono di anno in anno."
Valeria D'Atri
Soprintendenza Archeologica per l'Etruria Meridionale.
"Fino ad oggi, soprattutto a livello locale, parlare di archeologia a Sermugnano
è sempre stato sinonimo di tombe Etrusche, tralasciando il motivo di queste presenze
e soprattutto quello che è avvenuto in precedenza e che, in ultima analisi, ha dato
luogo alla loro esistenza.
Eppure anteriormente all'epoca Etrusca, a Sermugnano, sono intervenute tali e tante
modificazioni socio culturali che hanno portato la nascita di un abitato sul colle
oggi denominato Poggio."
"... soltanto nel secondo quarto del VII sec. a.C. (circa 675 a.C.) si potrà parlare,
in questa zona, di Etruschi.
Questo popolo è stato per moltissimo tempo ricoperto da un alone di mistero... I
materiali che provengono da questa necropoli (posta sotto il Poggio di Sermugnano),
ci indicano una ricchezza notevole...del sito.
Sono presenti armi, bronzi di importazione e locali, ceramiche dipinte e quantità
notevoli di bucchero anche decorato."
"Altri esempi di tali necropoli sono stati ritrovati nei tempi passati a Sermugnano,
sempre in prossimità delle strade di accesso all'abitato, i cui materiali sono oggi
dispersi e non più recuperabili. La necropoli, oggi ridotta a pochissime sepolture,
per le continue frane della rupe, è posta in questo periodo sul versante superiore
Sud Est di Sermugnano; è costituita da tombe a camera singola preceduta da una dromos
di accesso; sul pianoro sono invece scavate delle tombe a fossa.
Allo stesso periodo appartiene un'altra sepoltura ritrovata a Sermugnano nel 1877
di cui è noto soltanto uno splendido specchio, oggi al British Museum di Londra,
su cui è rappresentata una scena del mito di Pentesilea, la regina delle Amazzoni
che intervenne alla guerra di Troia a fianco dei troiani."
"ADDITUR DE NOVO QUOD... Analisi storica del territorio".
Autore Francesco Cosimi - Gruppo Archeologico della Teverina;
a cura del Comune di Castiglione in Teverina (VT)
Le 3 Chiese di Sermugnano
Chiesa Parrocchiale e Priorale San Silvestro Papa
Delimitata parzialmente con il suo prospetto, il lato Ovest della principale piazza
del paese. Ha semplice facciata divisa in due ripiani da marcapiano e sovrastante
timpano. Il primo ripiano è diviso in tre campi da quattro leggere lesene poggianti
su di un basamento o zoccolo in pietra basaltica. Nel ripiano superiore si apre
un'ampia finestra per l'illuminazione naturale interna, mentre sul fondo della parete
sud svetta un campanile a torre. L'interno è ad unica navata che misura m. 11,70
per m. 5,30, coperta a volta e con antiestetico pavimento a gres. Nelle pareti laterali
si aprono, due per parte, delle piccole Cappelle larghe m. 3,50 e profonde m. 1,50
fornite di altari in muratura. Il presbitero a pianta semicircolare, m. 6,30 per
m.5,00, coperto a volta, è rialzato rispetto alla navata e lo si raggiunge tramite
ampia gratinata. La chiesa fu ricostruita dalle fondamenta sull'area dell'antica
e consacrata dal Vescovo di Bagnoregio Raffaele Corradi il 1 Maggio 1879. L'antichissima
chiesa di S.Silvestro ha origine Benedettina e fu certamente eretta appena fuori
le mura castellane agli albori del IX secolo. La prima notizia storica documentata
risale all'anno 1494 quando, resasi vacante la Prioria, Sua Santità Alessandro VI
con Bolla del 6 Novembre la conferì per riconoscenza al bagnorese Don Nicola Arcangeli.
Chiesa della natività di Maria
Trovasi eretta in Piazza castello addossata all'antico maniero. Ha semplice facciata
rivolta ad occidente con portale d'ingresso al centro, due finestrelle laterali,
occhio a semicerchio e campaniletto a vela a due piani fornito di due campane che
svetta sopra la parete Sud ad angolo con la facciata. L'interno è ad unica navata
che misura m. 7,70 di lunghezza per m. 5,75 di larghezza, coperta a volta e con
pavimento in mattonelle di cemento granigliato.Di particolare vi è da segnalare
una lapide marmorea applicata alla parete sinistra della navata, nella quale si
ricorda che "predie jdus MDCCCLXVII", cioè il 14 Maggio 1868, l'allora Priore Don
Carlo Orsini, di origine orvietana, mentre stava per varcare la porta di questa
chiesa venne raggiunto da un proiettile sparato da un "patriota" e qui venne sepolto.
Tutto lascia supporre che la parte dell'attuale presbitero in antico non fosse stata
adibita a Cappella feudale come alcuni vogliono; tanto è vero che nella visita pastorale
effettuata dal Vescovo Lelio Ruina il 19 maggio 1618, ordina che l'altare che si
trova all'interno del Castello, venga demolito, ciò perché il Monaco ivi residente
avrebbe dovuto officiare nella chiesa sottostante per comodo dei fedeli e non privatamente
all'interno del palazzo. La festa ricorre ogni anno il giorno 8 Settembre, ma di
norma viene svolta nella parrocchiale per la comodità dei fedeli.
Chiesa Madonna delle Grazie
Chiamata pure nell'antichità: Madonna della Maestà – Madonna del Carmelo – Della
Natività.
Trovasi eretta al termine di una delle due irte stradine che conducono al Borgo
Antico e Castello,ed era anticamente sita fuori le mura castellane. HA semplicissima
facciata rivolta a occidente sormontata da timpano, portale centrale rifinito da
bella cornice come pure le due finestrelle gratate poste lateralmente ad esso. Campaniletto
a vela fornito di campana che si eleva alla sinistra della parete di fondo. L'interno
è a pianta quadrata di m. 5,50 di lato, coperta a tetto visibile sorretto da una
capriata e pavimento in mattonelle di cemento granigliato. La prima notizia scritta
che ci perviene risale al 4 Novembre 1573 quando Fra Lorenzo Grassi la va a visitare.
La festa ricorre ogni anno la seconda domenica di Maggio.
Natività di Maria S.S.
Nella Chiesa della natività di Maria possiamo ammirare una statua dell'Immacolata
Concezione di un fascino estremo:
"Il Vescovo aveva fatto dono, all'Antica Priorìa di Castello d'una statua dell'Immacolata
Concezione, delicata opera di artisti spagnoli ispirata ad un dipinto del murillo"
" ...Bella tu sei qual sole,
bianca più della luna,
e le stelle, le più belle,
non belle a par di Te ... "